Allucinazioni? Ecco come Gestirle!

Alcuni tipi di demenza come la LBD Lewy Body Dementia ( Demenza con corpi di Lewy ), il Parkinson – Demenza o alcune forme di demenza, compresa l’ Alzheimer, nelle fasi più avanzate, hanno come caratteristica la presenza di allucinazioni. Queste spesso diventano di difficile gestione. Che fare? In questo articolo voglio darti innanzitutto delle delucidazioni su cosa sono le allucinazioni, sul perchè della loro presenza e sopratutto scriverti dei consigli pratici su come gestirle. Ovviamente in presenza di allucinazioni è sempre bene rivolgersi ad un neurologo, perchè spesso necessitano di un intervento farmacologico.

Un’allucinazione è qualcosa che uno crede di udire, vedere, sentire, ma che non esiste nella realtà ed è in genere di natura spiacevole. Delirio paranoide, d’altro canto, significa che la persona ha una convinzione di natura persecutoria che non è fondata (ad es. che il postino volutamente nasconda delle lettere importanti). Purtroppo, a causa della sua difficoltà di comunicazione, il malato di demenza tende a sentirsi sempre più isolato, ed ha poche possibilità di confrontarsi e riflettere con altre persone.

I malati di demenza soffrono spesso di alterate identificazioni deliranti. I tipi più frequenti di identificazioni alterate riguardano parenti o persone addette all’assistenza che vengono ritenuti degli impostori, oppure la convinzione che visitatori immaginari vivano nella propria casa. Spesso si manifesta anche l’incapacità di riconoscere la propria immagine allo specchio o scambiarla per quella di qualcun altro (lo shock nel vedere riflessa l’immagine di un vecchio è anche legato a problemi di memoria) e l’errata visualizzazione delle figure televisive che vengono percepite come cose reali.

Inoltre, come conseguenza del danno cerebrale, alcuni malati di demenza possono anche confondere o interpretare erroneamente ciò che vedono, sentono o gustano. Per esempio, possono lamentarsi perché un dolce è salato, perché una musica leggera è troppo forte o perché fuori fa un freddo glaciale quando in realtà c’è un sole che spacca le pietre. 
Allucinazioni e deliri possono provocare paure intense o scatenare comportamenti aggressivi. Il malato di demenza deve far fronte a una situazione che non capisce e che non riesce a controllare.
All’inizio la nostra impotenza ci da un senso di smarrimento e di frustrazione. Non dimentichiamo però che possiamo sempre aiutare la persona malata offrendole sicurezza e prendendo le necessarie precauzioni per ridurre le probabilità che il problema si ripeta… Ecco per te Qualche Aiuto:

Alzheimer: Ecco Come affrontare la Malattia! Domande/Risposte

Gestire un paziente con malattia di Alzheimer è un compito arduo ed estenuante dal punto di vista fisico ed emotivo, ma il problema principale è causato sopratutto dalla disinformazione.

Spesso leggo negli occhi dei figli, mariti, mogli la disperazione e il senso di impotenza: il vero problema non è la malattia, ma il non sapere come affrontarla.
Scopo di questo mio articolo e fornire un aiuto concreto. Ho cercato di mettere insieme le domande che più frequentemente mi vengono poste e di dare una risposta

DIMENTICA, E’ CONFUSO, SMEMORATO… VUOLE ANDARE DA SUA MADRE

Questa malattia erode i ricordi in senso retrogrado, prima quelli a breve termine e progressivamente i ricordi di anni, fino a lasciare ben poco materiale. Il paziente si ritrova in un tempo mentale che non corrisponde a quello del calendario. Inutile svenarvi se non ricorda la data, o cosa ha mangiato a pranzo: a meno che non sia il 15 gennaio e lui sostenendo che ci troviamo in piena estate pretende di uscire a maniche corte, lasciamolo nelle sue convinzioni! Vi ripete sempre la stessa domanda? Un po’ di pazienza e rispondete ogni volta. Vuole andare dalla mamma morta ormai anni fa? Distraiamolo! Evitiamo di dirgli che il genitore in questione è morto perchè lui non lo ricorda e potremmo sconvolgerlo. Magari portiamolo in giro in macchina per poi tornare a casa e sostenere di essere arrivati alla meta da lui richiesta, questo sicuramente lo aiuterà.

NON MI RICONOSCE! SONO SUA FIGLIA, MA CREDE CHE IO SIA SUA SORELLA       

Questo è dovuto a quella che in Neuropsicologia è definiamo Prosopoagnosia, ovvero la difficoltà a riconoscere i volti. Il paziente riconosce il volto come familiare, ma non lo colloca correttamente. Dunque il tempo mentale di 20 anni fa, più la difficoltà a riconoscere il nome a cui appartiene il volto, fa si che il familiare riconosca la figlia come mamma. Su questo in genere non c’è niente da fare, si può solo assecondare quanto dice, rassegnandosi al fatto che nel paziente si è creato un altro mondo al quale tu non hai accesso. L’unico contatto possibile è essere la persona che crede tu sia, per cui se ti chiama con il nome di tua madre o di sua sorella, allora devi diventare quella persona. Inutile intestardirsi in qualsiasi spiegazione razionale, finiresti per sprecare le tue energie e non farebbe alcuna differenza…

Benvenuto nel mio Blog dedicato alla Neuropsicologia

Claudia BlogBenvenuto nel blog claudiamorleo.it, il mio blog dedicato alla Neuropsicologia! In questo blog potrai ricevere informazioni relative alla Neuropsicologia e alle Neuroscienze, inoltre avrai l’occasione di ricevere un sacco di notizie e consigli su questo argomento. Tratterò casi reali, utilizzando anche delle importanti testimonianze, per fornire informazioni pratiche su come affrontare e gestire diversi problemi a livello neuropsicologico.

Da più di cinque anni mi occupo di clinica e ricerca in ambito Neuropsicologico, in particolare di malattie neurodegenerative. Negli anni ho visitato centinaia di pazienti e famiglie con problemi legati a queste patologie ed uno dei più grossi ostacoli, su cui mi imbatto molto molto spesso, è la scarsa informazione e la paura di non conoscere l’evolversi della propria situazione o di quella dei propri cari.

Fortunatamente viviamo in un momento roseo per quanto riguarda le Neuroscienze. Ogni anno migliaia di nuovi studi portano a decine di risultati. Molto spesso bisogna essere solo informati e quelle che appaiono come barriere e problemi insormontabili, hanno soluzioni già da diverso tempo.
Tramite questo blog voglio rispondere alle domande più comuni e fornire un aiuto concreto ai malati ed ai loro familiari…